3/05/2018

Kobe trionfa agli Oscar con Dear Basketball: il Basket sale sul tappeto rosso ed emoziona tutti. Ecco il video.



Probabilmente tutti abbiamo subito il colpo della morte di Astori, il capitano della Fiorentina. Troppo giovane per andare via in questo modo così veloce.

Ma in nottata, per la prima volta, una statuetta d'oro (quella degli Oscar), per la prima volta è stata vinta da un corto animato dedicato al Basket.

Sport che noi amiamo, seguiamo, insegniamo, tifiamo.

Ecco che Bryant esce vincitore della statuetta come autore del miglior cortometraggio: ma non un cartone animato a caso. Dear Basketball è il corto animato basato sulle lettere che il giocatore scrisse in occasione del suo addio al basket.

Lontano dal parquet da quasi due anni ormai, il 39enne (cresciuto in Italia), cinque volte campione NBA con i Los Angeles Lakers e due volte campione olimpico, è riuscito ad abbattere una barriera, ovvero quella di far entrare lo sport in una serata dedicata esclusivamente al mondo del Jet Set. L'attenzione catalizzata sulla NBA e su questo sport che tanto amiamo anche qui, ha esaltato i suoi vent'anni da protagonista, ma anche tutto il mondo a cui appartiene.

"Caro basket, dal momento in cui ho iniziato ad arrotolare i calzettoni tubolari di mio padre per farne una palla, e in cui ho iniziato ad effettuare immaginari tiri vincenti sulla sirena del Great Western Forum di Los Angeles ho capito che mi ero innamorato di te".  

"I tiri sulla sirena, le vittorie, i traguardi: sono diventati obiettivi da raggiungere. Attraversi difficoltà, infortuni, ma continui a lottare. E’ per questo che ho deciso di scrivere la mia storia". 

"Non so se questo sia possibile. Noi giocatori di basket dovremmo stare zitti e giocare, e invece ho dimostrato che siamo qualcosa di più".  

Keane, davanti a questo "mostro" della palla arancione, ha solo detto: "Meriti un “grazie” per aver scritto Dear Basketball perché hai spiegato al Mondo che, qualunque sia il sogno, attraverso il lavoro e la perseveranza, l’impossibile può diventare possibile".

"Ti amerò sempre, firmato Kobe", si conclude la sua lunga lettera al Basket. Ora con le sfumature oro della statuetta degli Oscar.

Anche se non siamo i detentori di questa statuetta, la dedichiamo tutta ad Astori, sarebbe stato orgoglioso e felice anche lui.